L'IA ci dà sempre ragione? I sistemi artificiali sono troppo accondiscendenti
Un tunnel buio e senza vie d’uscita. Adam racconta sé stesso all’algoritmo, sente che sta sprofondando: “Perché non provo felicità? Sono solo, in preda a una noia perpetua, all’ansia e a un senso di perdita, eppure non mi sento depresso: non provo alcuna emozione legata alla tristezza”. Ma per ChatGPT è solo un “prompt” come un altro: incamera l’input, calcola l’output, batte una risposta. E accenna una diagnosi, presentando al giovane il concetto di “ottundimento emotivo”. All’inizio l’adolesce...